Inauguriamo oggi una nuova rubrica dedicata agli allenatori del CGSVO, per conoscere meglio chi, con dedizione e passione, guida i nostri ragazzi nel loro percorso di crescita calcistica.
Il primo protagonista è Mister Walter Caselli, allenatore degli Allievi U17, che ci racconta il suo percorso, le sue prime impressioni sulla squadra e gli obiettivi per la stagione. Scopriamo insieme la sua visione di gioco e il legame che ha già instaurato con i ragazzi.
1. Mister Caselli, può raccontarci brevemente il suo percorso come allenatore e cosa l’ha portata al CGSVO?
C: “Ho iniziato ad allenare molto giovane a causa di un infortunio che mi ha costretto al ritiro come giocatore. I primi passi da allenatore li ho fatti nella squadra del mio paese, la Virtus Cornaredo, dove avevo militato nel settore giovanile. Ho allenato prima i Pulcini e poi gli Esordienti. Negli anni successivi sono passato al calcio femminile, allenando per due anni la Polisportiva Quadrifoglio di Vanzago, nel calcio a 7 CSI. Successivamente, ho allenato il San Pietro all’Olmo in Serie D e la Cornaredese in Serie C. Nel 1998 sono stato preso dal Milan Femminile, dove al primo anno ho allenato gli Esordienti a 9, e l’anno successivo sono entrato nello staff dell’Under 15 femminile nazionale. In quell’anno ho preso il patentino di 3ª categoria.”
2. Quali sono le prime impressioni sul gruppo di ragazzi che ha a disposizione per questa stagione?
C: “Ho avuto subito buone sensazioni sul gruppo di ragazzi affidatomi. Li ho trovati volenterosi e motivati nell’applicarsi e nel seguire gli allenamenti.”
3. C’è un aspetto particolare della mentalità o del gioco su cui intende lavorare?
C: “Mi piacerebbe trasmettere ai ragazzi una mentalità di gioco propositiva, volta a sviluppare un calcio semplice, lineare, ma allo stesso tempo efficace.”
4. Quali sono gli obiettivi per questa stagione?
C: “L’obiettivo per questa stagione è quello di ripeterci, seguendo la falsa riga di quanto fatto l’anno scorso, cercando di migliorare il punteggio finale con qualche vittoria in più.”
5. Come vede la crescita dei ragazzi, sia sul piano tecnico che umano?
C: “I ragazzi hanno già raggiunto una sufficiente maturità calcistica. Dal punto di vista umano posso solo dire che sono fantastici: educati e sempre concentrati. Questo è ciò che mi rende orgoglioso nell’allenarli.”
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